Sostenibilità: cos’è e su quali pilastri si poggia | SOLARLIFE (2024)

Sostenibilità: un concetto che compare sempre più spesso nelle politiche attive dei paesi europei e non solo, impegnati in uno sviluppo sostenibile che soddisfi i bisogni del presente senza, però, compromettere le generazioni future. Ma cos’è e su quali pilastri poggia la sostenibilità?

Chiediamoci, innanzitutto, se preservare l’eredità per le prossime generazioni è un obiettivo facile. Affatto, specie se consideriamo che, nel mondo, la domanda di risorse naturali a disposizione ha superato l’offerta. Significa, quindi, che molti paesi consumano ben oltre quel che i loro ecosistemi siano in grado di produrre, come indica l’Agenda 2030. Si può, pertanto, presagire un quadro per nulla entusiasmante.

Ecco perché la sostenibilità è quanto mai necessaria. Importante è, tuttavia, anche comprendere appieno cos’è la sostenibilità e su quali pilastri si poggia. Di fatto, non c’è alternativa se vogliamo tutelare le risorse e l’umanità per le generazioni future. Bisogna, pertanto, abbracciare un approccio sostenibile che riguardi tutti gli aspetti della nostra vita, delle attività produttive, di scelte che significano preservare il pianeta nel presente e nel domani.

Per meglio comprendere cos’è lo sviluppo sostenibile ci riallacciamo alla definizione fornita, nel 1987, da Gro Harlem Brundtland, allora presidente della Commissione mondiale su Ambiente e sviluppo. Su incarico delle Nazioni Unite, Brundtland presenta il suo rapporto Our Common Future (più noto come Rapporto Brundtland).

È la prima volta, infatti, in cui si parla del concetto di sviluppo sostenibile, definito come «lo sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri».

Quante risorse è in grado, quindi, di fornirci ancora il nostro pianeta? È, questa, la domanda che dobbiamo porci. Perché? Per comprendere appieno l’importanza, dunque, di passare un’eredità sicura alle prossime generazioni. Le risorse del pianeta, infatti, non sono illimitate. Continuiamo, tuttavia, a chiedere sempre di più per soddisfare i nostri bisogni.

Che ne sarà delle generazioni future? Quale sarà la nostra eredità?

Le risposte arrivano ogni volta che vediamo lo scioglimento dei ghiacciai. La trasformazione della flora e della fauna. Le conseguenze economiche e sociali sulle popolazioni più povere.

Nell’egoismo si soddisfano le proprie esigenze, senza pensare, però, a quelle degli altri (e non solo in un’ottica futura). Sostenibilità, infatti, significa rispetto dell’ambiente, dell’essere umano, di modelli economici che producano una crescita, tutelando le risorse naturali.

Negli ultimi anni, comunque, l’attenzione ai cambiamenti ambientale-climatici, sociali ed economici sta dando una nuova impronta:. I consumatori mostrano, infatti, maggior responsabilità, come gran parte delle aziende che ha modificato i processi industriali.

Lo sviluppo sostenibile è, comunque, un processo lungo e costante in cui ogni persona può fare passi importanti, determinati.

Uno sviluppo, quindi, che coinvolga tutti, senza abbassare lo sguardo. Il che, pertanto, ci porta a parlare dei tre pilastri dello sviluppo sostenibile.

IlSummit mondiale sullo sviluppo sostenibile del 2005 ha individuato gli obiettivi di sviluppo sostenibile, tra cui lo sviluppo ambientale, sociale ed economico. Di solito si rappresentano questi obiettivi con tre eclissi nidificate, proprio per mostrare un sistema sinergico.

I tre pilastri, dunque, sono collegati tra loro. Un sistema che comprende, quindi, la sostenibilità sociale (il rispetto dell’uomo), quella ambientale, ossia la tutela delle risorse naturali, e la sostenibilità economica, intesa una crescita che migliori la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente).

I tre “pilastri” fanno parte di in un sistema sinergico e propositivo. Tre pilastri dello sviluppo sostenibile, quindi, che non si escludono, bensì si rafforzano. Sostenibilità:

• ambientale
• sociale
• economica

In sostanza, la sostenibilità ha come obiettivo il benessere ambientale, sociale ed economico. In che modo? In un rapporto costante e di continua sinergia proprio per garantire, alle generazioni future, la qualità di vita e un pianeta in salute.

Il che implica, quindi, che lo sviluppo sostenibile coinvolga anche la cultura, la tecnologia, la politica.

Essere sostenibili è, dunque, la sfida che ci si presenta ogni giorno.

Ma come fare per dare il nostro contributo?

Cambiare stili di vita, con maggiore attenzione e responsabilità verso le risorse del pianeta. In più, rispettando gli ecosistemi, evitare gli scarti. Essere, inoltre, sensibili e attivi nei confronti dell’altro. Centellinare le risorse, scommettere sull’energia green e sulle rinnovabili.

Pertanto possiamo dire che per raggiungere la sostenibilità ambientale è importante:

• limitare l’intervento dell’uomo, nel pieno rispetto dei sistemi naturali e dei loro cicli.
• Indirizzare il progresso tecnologico per la produzione di beni e servizi per l’incremento dell’efficienza e non sull’aumento del flusso di energia e di materie prime.
• Contenere il prelievo delle risorse non rinnovabili.